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Viaggi Fatehpur Sikri


A 40 km da Agra, lungo la strada per Jaipur, si incontra la “città ideale” di Fatehpur Sikri, fatta costruire dall’imperatore moghul Akbar. Fu inaugurata nel 1571 e abbandonata definitivamente solo 14 anni dopo, sia per la carenza d’acqua che per la necessità di spostare la capitale e la corte a Lahore per contenere il pericolo afghano. Nel breve periodo in cui la città visse

fu importante centro culturale e amministrativo, ma soprattutto capitale cerimoniale. Protetti da un muro di cinta si trovano perfettamente intatti i numerosi palazzi, le sale per le udienze pubbliche e private, le residenze per le concubine, i giardini, il Buland Darwaza, la meravigliosa porta trionfale costruita nel 1573 (-76) in seguito alle vittorie militari moghul nel Gujarat, e la moschea Jami Masjid con la tomba di Shaikh Salim, il santone sufi che qui predisse ad Akbar la nascita dell’erede maschio e in onore del quale, avveratasi la profezia, l’imperatore decise di erigere la città.

Fatehpur Sikri è costruita interamente in arenaria rossa, a parte il mausoleo di Salim in marmo bianco di Makrana e, secondo la tradizione artistica moghul, presenta un linguaggio ibridato, con forti riferimenti da un lato alla cultura architettonica islamica, declinata secondo lo stile timuride e persiano, dall’altro alla ridondante cultura decorativa lignea indù del Gujarat, come ad esempio nelle bellissime scolpiture in pietra nelle colonne delle sale per le udienze. L’ibridazione e il sincretismo architettonico e decorativo di Fatehpur Sikri rappresentano la piena realizzazione del progetto di Akbar di conciliare le diverse tradizioni e culture religiose indiane.